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Terapia del dolore
Che cos'è e in cosa consiste

CMS Spoleto srl

La terapia del dolore, nota anche come terapia antalgica, è una disciplina medica dedicata alla gestione e al trattamento del dolore, soprattutto quando diventa cronico o particolarmente invalidante. Si tratta di un approccio multidisciplinare che mira a migliorare la qualità della vita delle persone, alleviando il disagio fisico ed emotivo legato ad un dolore persistente.


Che cos'è il dolore e quando diventa un problema?
Il dolore è una risposta naturale del corpo a un danno o a una condizione anomala; è un segnale che qualcosa non funziona come dovrebbe.
Nella maggior parte dei casi, come nelle ferite o nelle malattie temporanee, il dolore è acuto e scompare con la guarigione.

Tuttavia, in alcune situazioni, può persistere anche dopo che la causa originale è stata risolta o può essere causato da condizioni croniche.
Quando il dolore diventa persistente – oltre tre mesi – o influenza significativamente la vita quotidiana, si parla di dolore cronico. Questo tipo di dolore può essere di origine fisica, come nelle malattie reumatiche o nelle neuropatie, ma può avere anche componenti psicologiche che amplificano la percezione del disagio.


Cos'è la terapia del dolore?
La terapia del dolore è un insieme di interventi, tecniche e trattamenti personalizzati volti a ridurre il dolore e a migliorare la funzionalità fisica e la risposta emotiva del paziente. Non ci si limita, pertanto, a trattare i sintomi, ma cerca di individuare la causa sottostante, ove possibile, per proporre un piano di gestione adeguato.
Gli specialisti in terapia del dolore includono medici provenienti da diverse discipline, come anestesisti, neurologi, fisiatri, psicologi e altri esperti. Questo approccio integrato consente di affrontare il dolore da diverse angolazioni, tenendo conto delle peculiarità di ogni paziente.


Chi può beneficiare della terapia del dolore?
La terapia del dolore è indicata per chi soffre di:

• dolori cronici legati a condizioni come artrite, fibromialgia, neuropatie o mal di schiena persistente

• dolori oncologici, per migliorare la qualità della vita durante il percorso di cura

• dolori post-operatori o legati a traumi, quando diventano difficili da gestire

• dolori di origine sconosciuta, che richiedono un approccio diagnostico e terapeutico approfondito


In cosa consiste la terapia del dolore?
La terapia del dolore può prevedere trattamenti farmacologici, interventi non farmacologici e, in alcuni casi, procedure invasive. Ecco le principali modalità:

Trattamenti farmacologici
I farmaci sono spesso il primo passo nella gestione del dolore. La scelta dipende dalla natura del dolore – ad esempio, nocicettivo o neuropatico – e dalle condizioni generali del paziente. Possono includere:
• Analgesici comuni, come il paracetamolo e i FANS – farmaci antinfiammatori non steroidei – per dolori di lieve o moderata intensità
• Oppioidi, utilizzati per dolori severi o non controllati con altre terapie
• Farmaci adiuvanti, come antidepressivi o anticonvulsivanti, che agiscono su specifici meccanismi del dolore

Terapie fisiche e riabilitative
Tecniche come la fisioterapia, la terapia manuale e l’esercizio fisico possono essere integrate per alleviare il dolore e migliorare la mobilità. Queste terapie aiutano a rafforzare i muscoli, migliorare la postura e prevenire complicazioni legate all’inattività.

Terapie psicologiche e comportamentali
Il dolore cronico può avere un impatto significativo sulla sfera emotiva. Terapie come il counseling psicologico, la terapia cognitivo-comportamentale o tecniche di rilassamento possono aiutare i pazienti a gestire l’ansia, lo stress e la depressione spesso associati al dolore persistente.

Tecniche interventistiche
Quando le terapie conservative non sono sufficienti, si può ricorrere a procedure minimamente invasive, come:
• Infiltrazioni, che prevedono l’iniezione di farmaci, ad esempio corticosteroidi, direttamente nella zona del dolore
• Blocco dei nervi, per interrompere la trasmissione del segnale doloroso
• Neuromodulazione, che utilizza dispositivi impiantabili per modulare la percezione del dolore

Terapie complementari
Alcuni pazienti traggono beneficio da approcci alternativi, come l’agopuntura, la meditazione o la terapia occupazionale. Questi interventi, se integrati con le terapie tradizionali, possono contribuire a migliorare la gestione del dolore

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